24011fbb9a0e192a7b9c4388ca5e8c023878c227
24011fbb9a0e192a7b9c4388ca5e8c023878c227

facebook

© PediatraInFormazione

Utilizzo dei probiotici in pediatria

A cura del dott. G. Cacciaguerra, medico in formazione specialistica in Pediatria
12/10/2022

Probiotici, Prebiotici, Microbiota e Microbioma

I fattori che influenzano la composizione del microbiota intestinale sono la dieta, lo stile di vita, la genetica dell’ospite, la prima colonizzazione intestinale, i trattamenti farmacologici e le malattie. I probiotici sono microorganismi vivi che, la vitalità è considerata una caratteristica indispensabile, altra caratteristica indispensabile è  quella di ottenere effetti positivi per chi li assume in quantità adeguate. Negli esseri umani i probiotici più comunemente utilizzati sono batteri del genere Lactobacillus o Bifidobacterium e il lievito Saccaromyces boulardii. I prebiotici, invece, sono costituenti non vitali degli alimenti e la loro peculiare caratteristica è di essere sostanze non digeribili di origine alimentare che, assunte in quantità adeguata, favoriscono selettivamente la crescita e l’ attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti insieme al prebiotico. I microrganismi intestinali sono diversi da persona a persona e la totalità di questi microrganismi viene chiamata microbiota intestinale, mentre l’insieme dei geni del microbiota è chiamata microbioma.

Gli effetti più studiati dei probiotici possono dividersi nelle seguenti categorie :  resistenza alla colonizzazione - produzione di acidi grassi a catena corta - regolazione del transito intestinale - turnover degli enterociti - competizione con patogeni. Altri effetti positivi hanno una minore evidenza scientifica ma tuttavia sono oggetto di altri interessanti studi di cui parleremo in prossimi editoriali.

L'utilizzo dei probiotici è ormai comune nel trattamento e prevenzione delle seguenti patologie :  trattamento della gastroenterite acuta,  prevenzione della diarrea associata agli antibiotici,  prevenzione della diarrea durante ricovero ospedaliero, colica del lattante e prevenzione della NEC. In realtà i probiotici vengono utilizzati in moltissimi altri quadri clinici ( ad es. stipsi, MICI ecc...) ma tuttavia le evidenze scientifiche su un campo così allargato di patologie non sono ancora sufficientemente solide. Non dimentichiamo inoltre che seppur alto, il profilo di sicurezza dei probiotici non è assoluto, per cui si consiglia di valutarne sempre caso per caso l'utilizzo ( ad es. prematurità, immunodepressione).

Ricordiamo inoltre che  non tutti i probiotici sono uguali né per effetto e né per posologia e che l’utilizzo dei prodotti senza una efficacia documentata dovrebbe essere scoraggiato. E' importante sottolineare che spesso i probiotici non sono l'unica o la prima linea terapeutica nelle patologie dove sono consigliati, e che bisogna evitare di aspettarsi un rapido e completo effetto guaritore dopo l'assunzione degli stessi.

Ad esempio, ci sentiamo di rimarcare come  nella gastroenterite acuta il cardine terapeutico sia la corretta reidratazione. Alcuni probiotici sono efficaci per la riduzione delle giornate di diarrea ma non per il trattamento degli effetti della stessa.

2f5a0e0703e605354eb7fc244bfa6af32f5cf57f.jpeg
68254f877ad7223b4b0ac9876b20af182c6737ab.jpeg
24011fbb9a0e192a7b9c4388ca5e8c023878c227

facebook

© PediatraInFormazione